Tondo, rosso, saporito: il pomodoro si riconosce subito a tavola e nel piatto grazie alle sue caratteristiche che lo rendono inconfondibile.
Distinguere quello che proviene da Pachino e per questo gode del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) è un po’ più difficile, soprattutto se non si sa che Pachino è un Comune dell’estremo sud della Sicilia e non una varietà di pomodoro.
Il grande equivoco, spesso diffuso anche tra gli addetti ai lavori, è proprio questo: che Pachino sia un luogo e non quel pomodoro piccolo e dolce che fa riferimento alla tipologia del “ciliegino” ed è solo una delle tre varietà del pomodoro di Pachino Igp, affiancato dal pomodoro a grappolo e dal costoluto.
A veicolare queste informazioni essenziali per i consumatori e i produttori abbiamo dedicato la maggior parte delle iniziative comunicative intraprese negli ultimi due anni.
Ma informare non basta, soprattutto se le informazioni riguardano un prodotto che va assaggiato, assaporato, conosciuto, insomma raccontato e vissuto per essere capito.
Questo straordinario “Pomo d’Oro”, che oltre a essere una miniera incredibile di vitamine, sali minerali e sostanze nutritive, è anche il frutto di un lungo lavoro: quello che ogni giorno i produttori di Pachino, seguendo la stagionalità che impone la terra, dedicano alla sua preparazione, coltivazione e raccolta; ma anche quello delle generazioni sapienti che ci hanno preceduto e che ci hanno insegnato che il desiderio, la cura e l’attesa sono gli ingredienti principali di ogni grande amore. Anche a tavola.
Fonte: blog.igppachino.it